TE LAUDAMUS
Canti, i laboratori Monografici. Il cantare è proprio di chi ama e cantando si prega due volte, Sant Agostino.Laboratori Monografici: incontri sui canti del Triduo, Salmodia, Ordinario e il canto come via per introdurre i più piccoli alla Fede.

Quattro corsi, quattro incontri per conoscere e approfondire i canti liturgici, dal canto del Triduo, alla forma più antica del canto cristiano, la Salmodia, dai canti dell’ordinario spesso trascurati, ai canti per i più piccoli visti come strumento per far esperienza della bellezza della fede in Gesù.
Ad ogni incontro sarà presente un organista, un chitarrista e un direttore.
Possibilità di poter partecipare come “solo uditori” .
Quota iscrizione :
25€ pieno titolo
15€ solo uditore
LE PROPOSTE
25 gennaio Sciogliamo a Cristo un cantico. Il canto del triduo
Milano parrocchia S. M. Lourdes ore 14:15, 5 ore
Il triduo pasquale, i tre giorni in cui si distende la celebrazione della Pasqua, è – in qualche
modo – il cuore della liturgia: come la Pasqua di Gesù è l’evento sorgivo della fede cristiana, così la sua celebrazione nel triduo costituisce il momento centrale dell’anno liturgico. La liturgia ambrosiana è ricca di canti specifici per queste celebrazioni, dall’inno del Giovedì santo, Sciogliamo a Cristo un cantico, fino alla distesa celebrazione della veglia pasquale. Il laboratorio prende in esame alcuni di questi canti, nel loro significato e nelle loro modalità di esecuzione; con una attenzione particolare ai vari attori coinvolti nell’esecuzione musicale: musicisti, cantori, direttori di coro, guide per l’assemblea.
A cura di: Giorgio Merli (gregorianista) e Stefano Torresan (organista e direttore)
22 febbraio Cantiamo la salmodia
Seveso Centro Ambrosiano (nel contesto della due giorni Te Laudamus)
La salmodia, il canto dei salmi, è una delle forme più antiche di canto cristiano, le sue origini risalgono al canto ebraico della sinagoga, e ha trovato uno sviluppo straordinario nella tradizione del canto gregoriano. Anche nella liturgia dei nostri giorni è presente in molte occasioni, dai versetti del salmo responsoriale, all’acclamazione al Vangelo, ed è onnipresente nella liturgia delle ore. Dal punto di vista musicale la sua base è nel ritmo libero, dettato dal ritmo della parola: è per eccellenza il canto della parola. Come eseguire correttamente il canto della salmodia? In quali occasioni? Come accompagnarla con gli strumenti musicali? A queste e ad altre domande cerca di rispondere il secondo incontro monografico, come sempre con una introduzione teorica e con laboratori pratici per i vari attori coinvolti nell’animazione musicale.
A cura di: Anna Passarini (chitarrista) e Enrico Correggia (direttore)
22 marzo Vox populi. Kyrie, Gloria e gli altri canti dell’Ordinario
Milano parrocchia S. M. Lourdes ore 14:15, 5 ore
Un aspetto centrale del canto della liturgia è il canto dell’Ordinario, i canti “fissi”, presenti in ogni celebrazione: Kyrie, Gloria, Credo, Santo. Proprio questa serie di canti (insieme all’Agnus Dei per il Rito Romano) ha dato vita alla forma compositiva della Messa, di cui la tradizione ci ha consegnato innumerevoli esempi, e molti autentici capolavori. Accade però molto spesso che nelle liturgie ci si limiti a cantare i canti del Proprio, i canti variabili da celebrazione a celebrazione, trascurando i canti dell’Ordinario, che, almeno dalla riforma liturgica del Concilio Vaticano II in poi, dovrebbero essere i canti in cui l’assemblea ha maggiormente un ruolo da protagonista.
Per dare loro il giusto valore, e valorizzare il ruolo dell’assemblea come soggetto attivo della celebrazione, anche attraverso il canto, il terzo laboratorio monografico si concentra sui canti dell’Ordinario e sulle loro possibilità e modalità di esecuzione.
A cura di: Francesco Meneghello (autore dell’inno del giubileo)
7 Giugno Musica e catechesi. Introdurre i più piccoli alla fede con il canto
Milano parrocchia S. M. Lourdes ore 14:15, 5 ore
La catechesi è certamente un luogo privilegiato in cui iniziare i più piccoli al canto. Ma quali canti proporre? I bambini – certo – non sono piccoli adulti… Occorre dunque uno stile di canto adatto alle loro capacità, intellettuali e vocali, e alla loro sensibilità, ricordando sempre che semplicità non equivale a banalità, e questo vale per i testi ma anche per l’espressione musicale.
Il canto poi non è semplicemente un momento ricreativo, ma un modo efficace di iniziare i più piccoli alla bellezza del cantare la fede.
Quali modalità? Quali repertori? Come trovare l’equilibrio tra semplicità dell’espressione e valore educativo del canto? Questi i temi del quarto laboratorio pratico-teorico.